ORA SERVE COMPLETARE LA PROGRAMMAZIONE E LA MESSA IN SICUREZZA PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI
La frequenza con cui si stanno verificando queste emergenze climatiche attesta una volta di più che è in atto un cambiamento che sta impattando sulla vita di tutti noi, con gravi ripercussioni sociali, sanitarie ed economiche. L’impatto di questi eventi sul territorio veneto è tale da mettere a tacere non solo qualsiasi approccio negazionista, ma anche i toni trionfalistici spesso utilizzati dal Presidente Zaia su interventi e opere che, è evidente, non sono affatto sufficienti. È urgente accelerare la programmazione della messa in sicurezza dei territori, completando gli interventi di gestione degli invasi e di realizzazione dei bacini di laminazione. Per questo si devono utilizzare pienamente i vari canali di finanziamento a disposizione come i fondi del PNRR, i fondi di coesione europei e quelli nazionali, cosa che ad oggi è stata fatta in maniera parziale. Riteniamo, infine, che qualsiasi intervento serio e lungimirante non possa prescindere dalla limitazione del consumo di suolo nel nostro territorio, fenomeno che purtroppo nella nostra regione si verifica più che nel resto d’Italia. I recenti provvedimenti emanati dalla Regione sono solo apparentemente finalizzati a regolamentare il consumo di suolo in quanto contengono tutta una serie di deroghe che di fatto vanno nella direzione opposta. Ora, di fronte a interi territori allagati, non è più il tempo di deroghe o dichiarazioni d’intenti a cui non seguono interventi concreti: serve subito portare a termine la programmazione e la messa in sicurezza prima che sia troppo tardi.
