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Convegno su: Terziario, Credito e Commercio CastelBrando – Cison di Valmarino

Convegno su: Terziario, Credito e Commercio CastelBrando – Cison di Valmarino

Nel corso dell’iniziativa organizzata a CastelBrando da Filcams Cgil Veneto e Fisac Cgil Veneto, sono stati presentati i dati nazionali e regionali (in allegato) relativi al terziario avanzato, in particolare sul processo di desertificazione bancaria e sulle professioni che riguardano l’ICT, il settore finanziario e gli studi professionali, con un focus anche sulla diversità di retribuzione tra lavoratrici e lavoratori.

Claudio Cornelli, Segretario Generale Fisac Cgil Veneto: “I numeri che l’Ufficio studi della Fisac Nazionale ha ricavato da Banca d’Italia confermano quello che i cittadini di questo paese e della regione Veneto subiscono direttamente: una chiusura drammatica degli sportelli e il conseguente allontanamento delle banche dai territori. È innegabile che oltre alla responsabilità dei banchieri, ce ne sia una ancor più pesante della politica: un settore altamente strategico come quello del credito non può essere scollegato e libero di muoversi senza una regia dei governi. Non c’è solo il problema del disagio per chi non ha più uno sportello nel proprio comune, si anche è creata una frattura con le piccole e medie imprese, con tutti i pericoli che questo può comportare, fortuna che il credito cooperativo al momento ha sostituito il sistema bancario. Un altro grosso problema è il numero di addetti che è diminuito e continua a diminuire: il nostro compito come sindacato è quello di governare questi cambiamenti, salvaguardando l’occupazione e definendo un schema di servizio per la clientela”.

Cecilia de’Pantz, Segretaria Generale Filcams Veneto: “Il terziario offre una dei servizi molto ampia: dai servizi informatici a quelli di consulenza economica, finanziaria e gestionale fino all’erogazione dei servizi alle imprese come la gestione del personale e delle buste paga. Oggi si inizia a parlare di settore quaternario e al suo interno si ricomprendono sei aree: tecnologia dell’informazione; comunicazione e marketing; servizi integrati agli immobili e alle infrastrutture; ingegneria, territorio e ambiente; consulenza; ricerca avanzata. Molte sono le caratteristiche specifiche, ma una delle più problematiche riguarda la costante e veloce evoluzione tecnologica che rende necessario investire in formazione per poter mantenere aggiornato il personale. In questo senso un forte senso di arretratezza si registra in alcune imprese che preferiscono avviare continui processi di riorganizzazione piuttosto che investire realmente in formazione. Spesso dobbiamo discutere di procedure di mobilità che riguardano poche persone, il più delle volte facilmente identificabili come le più anziane o quelle impiegate in settori che stanno progressivamente perdendo importanza sul mercato”.

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