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Referendum CGIL per cambiare il lavoro: il punto in Veneto

Referendum CGIL per cambiare il lavoro: il punto in Veneto

Oggi presso la Cgil Veneto in Via Peschiera 7 a Mestre si è fatto il punto sulla raccolta firme in Veneto per il Referendum sul lavoro lanciato il 25 aprile dalla Cgil in tutto il territorio nazionale, e sulla situazione in Veneto per quanto riguarda contratti precari, infortuni sul lavoro e malattie professionali (in allegato i 4 quesiti referendari).

Giacomo Vendrame Segretario organizzativo Cgil Veneto: “Sulle 861.075 assunzioni del 2023 ce ne sono state 138.390 a tempo indeterminato, 549.190 a tempo determinato, 127.575 in somministrazione e 45.920 in apprendistato. La percentuale di lavoro stabile è quindi molto esigua anche nella nostra regione: si continua a produrre precarietà ed è per questo che noi proponiamo il terzo quesito. Anche gli infortuni denunciati presentano dati preoccupanti: nei primi tre mesi del 2024 sono stati denunciati 17.195 infortuni, numero più o meno stabile rispetto all’anno precedente, con i settori manifatturiero e delle costruzioni ai primi posti. Rispetto ai primi tre mesi del 2023, crescono però notevolmente gli infortuni denunciati per classi d’età sotto i vent’anni (+ 12,3%) e sopra i 70 (+ 20,9%). Per quanto riguarda le malattie professionali denunciate, dall’inizio del 2024 abbiamo avuto 1.405 casi in Veneto (+ 19,47% rispetto allo stesso periodo del 2023) con un dato di malattia pro capite più alto della media nazionale. Siamo quindi di fronte ad un peggioramento delle condizioni lavorative in Veneto, soprattutto nell’ambito della salute e della sicurezza.

Se il Referendum venisse approvato questi dati migliorerebbero notevolmente”.

Le segretarie e i segretari generali delle sette province del Veneto hanno sintetizzato le attività organizzate nei territori svolte per la raccolta firme dei quattro quesiti referendari, tra banchetti in vari punti dei comuni veneti, nei mercati, nelle università, nelle iniziative pubbliche e assemblee nei luoghi di lavoro. 

Ad oggi, in Veneto, sono state raccolte 10.214 firme complessive di cui 6.706 cartacee e 3.508 digitali tramite spid: per la prima volta è stata utilizzata la modalità online per facilitare le operazioni di raccolta. Le assemblee calendarizzate nei luoghi di lavoro della Regione fino al 20 luglio, termine della campagna di raccolta firme, sono 700.

Presenti alla conferenza stampa:

Giacomo Vendrame, Segretario organizzativo Cgil Veneto; Denise Casanova, Segretaria generale Cgil Belluno; Aldo Marturano, Segretario Generale Cgil Padova; Mauro Baldi, Segreteria Cgil Rovigo; Mauro Visentin, Segretario generale Cgil Treviso; Monica Zambon, Segreteria Cgil Venezia; Francesca Tornieri, Segretaria generale Cgil Verona; Giampaolo Zanni, Segretario generale Cgil Vicenza.

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