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Tiziana Basso, Segretaria generale CGIL Veneto, sul femminicidio di Giada Zanola a Vigonza

Tiziana Basso, Segretaria generale CGIL Veneto, sul femminicidio di Giada Zanola a Vigonza

“Un altro femminicidio. Ancora una volta un uomo ha ucciso una donna. Quello che è successo a Vigonza è l’ennesima violenza che conferma l’urgenza delle azioni da intraprendere. Questo stillicidio non si fermerà da solo: le donne continueranno ad essere uccise, in Veneto come nel resto d’Italia, da mariti, fidanzati, ex o presunti pretendenti. Non da “bravi ragazzi” che hanno “perso la testa” o che sono stati “vittima di raptus”, ma da maschi che hanno ucciso perché considerano la vita delle donne come una proprietà di cui disporre e a cui metter fine a piacimento. Come contrastare questo fenomeno in crescendo? Innanzitutto, le azioni da intraprendere devono coinvolgere la società civile, perché i femminicidi sono un problema di tutti, non solo delle donne. Servono più finanziamenti ai centri antiviolenza, indispensabili a dare sostegno a tante donne che si trovano in situazioni di rischio. Servono dei progetti dedicati alle scuole, per intervenire dal punto di vista educativo e culturale. Serve riportare al centro il lavoro delle donne e contrastare la precarietà, il divario salariale, il part time involontario che anche in Veneto colpiscono le lavoratrici. Come Cgil continueremo a lavorare e batterci contro la violenza sulle donne, compresa appunto la violenza economica, componente strisciante e meno nota della violenza di genere, ma ancora oggi utilizzata come forma di controllo, per esercitare potere all’interno di una relazione, rendendo più difficile il processo di emancipazione da una situazione di rischio”.

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