Vinta dai dipendenti ACTV la causa promossa dalla FILT CGIL di Venezia contro ACTV per ottenere il diritto al congedo parentale su base oraria

Vinta dai dipendenti ACTV la causa promossa dalla FILT CGIL di Venezia contro ACTV per ottenere il diritto al congedo parentale su base oraria

Due lavoratori genitori, entrambi con il ruolo di guida (autobus e motoscafo), sostenuti dagli avvocati Marco Ferrero e Federico Pampaloni, legali della Cgil di Venezia, hanno vinto la causa civile di primo grado contro Actv, per ottenere il diritto al congedo parentale su base oraria, oltre all’indennizzo delle giornate di congedo fruite di domenica, se lavorativa.

La sentenza è arrivata il 2 ottobre 2024, a soli sei mesi dal deposito del ricorso effettuato dai due dipendenti Actv ai quali l’azienda aveva negato il congedo parentale su base oraria, previsto ex art. 32 d. lgs.152/2001 e art. 33 CCNL Autoferrotranvieri Internavigatori, a differenza della fruizione del congedo su base giornaliera che invece veniva concesso.

“Pare che quella di negare i permessi ad ore per congedo parentale fosse di fatto una prassi consolidata subita solo dai lavoratori e dalle lavoratrici del personale turnista – spiega Federica Vedova, Segretaria generale Filt Cgil Venezia – ora con questa sentenza di primo grado, emessa a tempi di record dalla giudice Chiara Coppetta Calzavara, finalmente anche i piloti e gli autisti Actv, prevalentemente uomini, potranno fare i papà. Altra conquista è quella del riconoscimento dell’indennizzo delle giornate di lavoro domenicali, se lavorative, altro diritto negato da Actv, ora condannata a pagare le spese processuali”.

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